Foto © Federico Villa studio
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Attico alla Ca' Brutta

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Año
2017
Equipo
studio wok + Carolina Carpaneda architetto

Un appartamento contemporaneo in un edificio ricco di storia.
La Ca’ Brutta, progettata da Giovanni Muzio nel 1922, è un edificio emblematico nella storia dell’architettura della città. La richiesta dei committenti di una casa contemporanea nello stile e negli spazi dell'abitare, ha reso inevitabile il confronto con l'importante storia dell’edificio.

L’impianto esistente era frazionato in piccoli ambienti connessi tra loro da corridoi, secondo un impostazione molto classica.

Il dialogo tra la nuova casa contemporanea e la storia delll'edificio appare maggiormente nel soggiorno. Lo spazio è sospeso tra due mondi: la storia e la classicità negli eleganti stucchi dei soffitti originali di Muzio; la modernità nell’uso dei materiali a pavimento e nell’impianto ampio e fluido.

Le pareti contrapposte alle numerose finestre sono la cornice che ospita la storia della nuova famiglia: gli oggetti che abitano le mensole nella parete e l'intenso colore blu caratterizzano fortemente lo spazio.

L’ingresso è un tappeto che accoglie il visitatore e si comporta come filtro tra l’appartamento e il resto dell’edificio. È uno spazio compresso e delineato in modo preciso, in contrasto con la dilatazione del soggiorno, in cui si è accompagnati dalla volta nel disegno dei soffitti.

La casa è articolata sulla traccia di un percorso che attraversa in un crescendo i diversi gradienti di privacy peculiari di ciascun ambiente. Molta attenzione è dedicata a dispositivi filtro per mediare il rapporto tra spazi di diversa pertinenza.

La stanza da letto è pensata come una suite indipendente, collocata nell’angolo più remoto della casa, il cui accesso è filtrato dall’attraversamento della cabina armadio.

La sala da bagno è il luogo più intimo che gode tuttavia di un rapporto privilegiato con la vista all’esterno sullo skyline della città.

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