SigarOne - Riconversione del magazzino ex-SIR
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- Viale Giovanna Bosi Maramotti, 48122 Ravenna, Italie
- Année
- 2014
Primo premio IQU 2014 (Innovazione e Qualità Urbana) sezione: Nuovi utilizzi e progettazioni.
L’edificio esistente, denominato Sigarone, fu realizzato alla fine degli anni ‘50 come magazzino dello stabilimento SIR. Le sue dimensioni sono: in pianta, 30m x 175m, con un’altezza di circa 17,5m, per una superficie coperta di circa mq 5.000.
La forma a paraboloide è costituita da una sequenza di 34 archi a tre cerniere in cemento armato coperti in laterizio. Il Sigarone è inserito nel quartiere portuale Darsena di Città, oggetto di un esteso Programma di Recupero Urbano volto a convertire e riqualificare gli usi industriali in usi urbani.
L’edificio riveste un grande valore per la città: è l’emblema di un passato che ha caratterizzato la storia della città e riteniamo debba essere recuperato; la memoria di una Ravenna, divenuta in quegli anni polo industriale e portuale di rilievo nazionale, è “patrimonio collettivo”; come tale, il recupero deve essere portatore di una funzione attrattiva e fruibile da tutti.
Per questo motivo, il percorso progettuale, definisce una serie di risposte ad alto contenuto collettivo: la conservazione della struttura dell’edificio e la realizzazione di luoghi e piazze pubbliche per eventi, mostre e attività di interesse pubblico.
Va sottolineato che l’edificio è inserito all'interno di un comparto di proprietà interamente privata, pertanto il suo recupero deve trovare la giusta mediazione ed equilibrio con gli aspetti connessi alla fattibilità economica.
Il progetto prevede la realizzazione di una grande “piastra” in quota, destinata a piazza di uso pubblico; al di sotto di questa piazza sono collocati i parcheggi privati. Al di sopra, è posta parte delle nuove destinazioni d’uso, in particolare la quota di commerciale, la cui copertura diviene una seconda piazza pubblica, atta ad ospitare una sala polivalente. Lateralmente a questa, è prevista la realizzazione di un edificio a torre, a pianta rettangolare di 6 piani fuori terra, entro cui è “condensata” la maggior parte della superficie utile generata dal lotto.
Questo consente di poter “svuotare” il Sigarone, conservandone la spazialità interna, vero elemento di pregio dell’edifico; inoltre viene stabilita una relazione “proporzionale” con il vicino edificio a torre progettato dall'architetto Cino Zucchi.
Le destinazione d’uso sono: al primo livello, pubblici esercizi (bar, ristorante); al secondo, palestra e centro benessere; a seguire due livelli destinati al direzionale e agli ultimi piani residenze di qualità.
Il progetto prevede inoltre il mantenimento e il consolidamento della grande “ossatura” in cemento armato; il laterizio della copertura è sostituito rete metallica stirata a maglia larga, così da recuperare l’immagine spaziale e aumentare l’illuminazione naturale diurna.
Di sera, l’illuminazione degli archi dal basso verso l’alto, conferisce uno scenografico “effetto lanterna”, rendendolo l’edificio visibile dalle varie parti della città.
Il parco limitrofo esistente verrà prolungato fin dentro la struttura, definendo così uno spazio di mediazione suggestivo.